giovedì 10 marzo 2011

"L'uomo che assume un impegno"

"L'uomo che assume un impegno ed è consapevole di essere non soltanto colui che sceglie di essere, ma anche un legislatore che sceglie, nello stesso tempo, e per sé e per l'intera umanità, non può sfuggire al sentimento della propria completa e profonda responsabilità. Certo, molti uomini non sono angosciati, ma noi affermiamo che essi celano a se stessi la propria angoscia, che la fuggono; certo, molti uomini credono, quando agiscono, di non impegnare che se stessi e, quando si dice loro "Ma se tutti facessero così?", alzano le spalle e rispondono: non tutti fanno così. Ma, in verità, ci si deve sempre chiedere: che cosa accadrebbe se tutti facessero altrettanto? E non si sfugge a questo pensiero inquietante che con una specie di malafede. Colui che mente e si scusa dicendo: non tutti fanno così, è qualcuno che si trova a disagio con la propria coscienza, perché il fatto di mentire implica un valore universale attribuito alla menzogna. Anche quando si maschera, l'angoscia appare. E' questa l'angoscia che Kierkegaard chiamava l'angoscia di Abramo. Conoscete la storia. [...] 
Non si tratta qui di un'angoscia che condurrebbe al quietsimo, all'inazione. Si tratta di un'angoscia semplice, che tutti coloro che hanno delle responsabilità conoscono bene." 


Jean-Paul Sartre, "L'existentialisme est un humanisme"

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